Arezzo – 15 luglio 2023 – Anche quest’anno è arrivato il caldo torrido. E mentre il termometro ogni giorno
sfiora i 40 gradi centigradi e l’afa non risparmia nemmeno la Toscana, la Filca Cisl aretina rinnova l’invito a lavoratori e aziende, soprattutto del settore edile, nell’utilizzare la cassa integrazione prevista nei casi di condizioni climatiche che aumentano i rischi nei luoghi di lavoro, come le alte temperature di questo periodo
dell’anno. Una normativa definita dalla circolare Inps, che prevede il ricorso alla CIGO quando la temperatura supera i 35 gradi centigradi. “È compito di tutti – spiega Marino Serafino responsabile della Filca Cisl di Arezzo – adoperarsi per evitare di mettere a rischio la sicurezza dei lavoratori anche perché ci
sono strumenti a disposizione delle aziende, proprio come la CIGO (Cassa integrazione Guadagni ordinaria) che consente di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori senza alcun danno per le imprese stesse. In ogni caso in questi periodi sarebbe opportuno attuare una riduzione dell’orario di lavoro e, dove possibile,
iniziare la giornata di lavoro negli orari più freschi, evitando le prime ore pomeridiane. Una situazione quella del caldo torrido che non si deve più considerare un fenomeno eccezionale e limitato a qualche giorno, ma un problema con cui dovremmo fare i conti sempre nei prossimi anni.” Le imprese edili e artigiane aretine sono circa 600 e i lavoratori interessati da questa misura sono oltre 3000. “Per il caldo ad oggi ci risultano richieste minime inferiori al 10% sul totale – spiega Gilberto Pittarello responsabile Filca Cisl – una impresa su 10 fa richiesta di Cigo per il caldo mentre alcune hanno cambiato l’orario di lavoro, circa il 30%. Mentre 6 imprese su 10 continuano a lavorare con gli stessi ritmi senza ricorrere alla cassa integrazione esponendo i lavoratori comunque a rischi elevati. “È fondamentale per noi tutelare i lavoratori evitando infortuni sul lavoro – sottolinea Pittarello – per questo invitiamo chi ne ha bisogno ad utilizzare la cassa integrazione
e verificheremo con un continuo monitoraggio che le disposizioni INPS vengano attuate per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori impegnati nei settori più esposti alle condizione atmosferiche e allo stesso tempo la qualità di ciò che viene realizzato”. Per capire quali settori e professioni siano interessati da tale misura, si può fare riferimento alla circolare INPS del luglio 2022 sulle domande di CIGO con causale
“eventi meteo” – temperature elevate: “Ne sono esempio i lavori di stesura del manto stradale, i lavori di rifacimento di facciate e tetti di costruzioni, le lavorazioni all’aperto che richiedono indumenti di protezione e, in generale, tutte le fasi lavorative che avvengono in luoghi non proteggibili dal sole o che comportino
l’utilizzo di materiali o macchinari particolarmente sensibili al forte calore. Inoltre, possono essere prese in considerazione anche le lavorazioni al chiuso allorché non possano beneficiare di sistemi di ventilazione o raffreddamento per circostanze imprevedibili e non imputabili al datore di lavoro”.